Modello di ricevuta affitto breve

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Scritto da:

elena dadalt

Elena Da Dalt

Business Development & Partnership

 

Durante la gestione di una Casa Vacanza, destinata quindi all’affitto breve, possiamo trovarci in alcune situazioni complicate, soprattutto quando si tratta di documentazione e burocrazia. 

Uno degli aspetti fondamentali, dopo il contratto di affitto turistico, è la corretta emissione delle ricevute di pagamento per gli affitti brevi. 

In questo articolo, ti forniremo informazioni così da semplificare il processo e garantire la tua conformità alle normative vigenti, e ti guideremo passo dopo passo nella compilazione corretta del documento.

La ricevuta per un affitto breve è un documento che attesta il pagamento del canone di locazione da parte dell’inquilino al proprietario dell’immobile. 

È importante conoscere le informazioni essenziali che devono essere incluse nella ricevuta, ed essere a conoscenza delle normative fiscali e delle eventuali agevolazioni previste per gli affitti brevi.

Per facilitare la gestione delle ricevute di affitto breve, è possibile utilizzare un modello predefinito che includa tutti gli elementi necessari. 

Questo ti permetterà di risparmiare tempo e di evitare errori o dimenticanze che potrebbero causare problemi legali o fiscali.

 

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Cos’è una ricevuta di affitto breve?

Si tratta di un documento che il proprietario dell’immobile rilascia all’inquilino per confermare il pagamento del canone di locazione relativo a un periodo di affitto temporaneo. 

Questo tipo di ricevuta è fondamentale per garantire la trasparenza e la correttezza delle transazioni tra le parti coinvolte e per assicurare il rispetto delle normative fiscali e legali in vigore.

Le ricevute di affitto breve sono particolarmente importanti nel caso di locazioni turistiche, affitti temporanei per studenti o lavoratori e altre situazioni in cui la durata del contratto di locazione è inferiore ai classici contratti di affitto a lungo termine. 

Di seguito, analizzeremo alcuni aspetti chiave che caratterizzano una ricevuta di affitto breve:

  • Informazioni del locatore e del conduttore: è fondamentale includere i dati anagrafici e fiscali delle due parti coinvolte, come nome, cognome, codice fiscale e, se possibile, l’indirizzo di residenza.
  • Indirizzo dell’immobile: la ricevuta deve specificare l’indirizzo completo dell’immobile oggetto dell’affitto breve, comprensivo di via, numero civico, CAP, città e provincia.
  • Periodo di locazione: è necessario indicare chiaramente la durata dell’affitto breve, specificando le date di inizio e fine del periodo di locazione.
  • Importo dell’affitto e modalità di pagamento: la ricevuta deve riportare l’importo totale dell’affitto per il periodo di locazione, eventuali spese aggiuntive e la modalità di pagamento utilizzata dall’inquilino (ad esempio, bonifico bancario, contanti, carta di credito).

Data di emissione della ricevuta: infine, è importante indicare la data in cui la ricevuta viene emessa, che solitamente coincide con la data di pagamento dell’affitto da parte dell’inquilino.

 

Quando è necessario emettere una ricevuta di affitto breve?

La necessità di emettere una ricevuta di affitto breve sorge ogni volta che si percepisce un pagamento per la locazione di un immobile per un periodo limitato di tempo. 

Questo tipo di locazione è comune nel caso di alloggi turistici, affitti stagionali o altre situazioni in cui l’inquilino occupa l’immobile per una durata inferiore ai sei mesi. 

Esistono diverse situazioni in cui è necessario emettere una ricevuta di affitto breve, tra cui:

  • Locazioni turistiche: quando si affitta un immobile a turisti o viaggiatori per brevi periodi, è fondamentale fornire una ricevuta che attesti il pagamento dell’affitto.
  • Affitti stagionali: nel caso di locazioni per periodi specifici dell’anno, come ad esempio durante l’estate o l’inverno, è importante emettere una ricevuta per ogni pagamento ricevuto.
  • Subaffitti temporanei: se si subaffitta un immobile per un breve periodo, è necessario fornire una ricevuta all’inquilino che dimostri il pagamento dell’affitto.

È importante tenere traccia di tutte le ricevute emesse e conservarle per eventuali controlli fiscali o legali. 

 

Come compilare correttamente una ricevuta di affitto breve

Per compilare correttamente una ricevuta di affitto breve, è essenziale includere tutte le informazioni necessarie e seguire un formato appropriato. 

Di seguito, ti forniamo una guida passo dopo passo su come redigere una ricevuta di affitto breve in modo accurato e conforme alle normative vigenti.

Innanzitutto, è importante includere i dati del locatore e del conduttore, ovvero i nomi completi, gli indirizzi e i codici fiscali. 

Queste informazioni sono fondamentali per garantire la corretta identificazione delle parti coinvolte nel contratto di locazione. 

Inoltre, è necessario indicare l’indirizzo dell’immobile oggetto dell’affitto breve, specificando la via, il numero civico, il CAP, la città e la provincia.

Successivamente, è importante inserire i dettagli relativi al periodo di locazione e all’importo dell’affitto. 

Il periodo di locazione deve essere chiaramente definito, indicando la data di inizio e di fine del contratto. 

Per quanto riguarda l’importo dell’affitto, è fondamentale specificare sia l’importo totale che quello periodico (ad esempio, mensile o settimanale), oltre alle eventuali spese aggiuntive, come le utenze o i costi di pulizia.

In questo caso, possiamo dire che ci sono dei dati da inserire simili a quelli presenti in un contratto di affitto turistico, ed altri diversi.

Ti riassumiamo di seguito i punti più importanti in una lista puntata, che ti consigliamo di utilizzare nel redigere la ricevuta:

  • Dati del locatore: nome, cognome, codice fiscale e indirizzo del proprietario dell’immobile.
  • Dati del conduttore: nome, cognome, codice fiscale e indirizzo dell’inquilino che affitta l’immobile.
  • Indirizzo dell’immobile: l’indirizzo completo dell’immobile oggetto dell’affitto breve, comprensivo di via, numero civico, CAP, città e provincia.
  • Periodo di locazione: le date di inizio e fine del contratto di affitto breve, specificando la durata totale in giorni, settimane o mesi.
  • Importo dell’affitto: l’ammontare del canone di locazione, specificando se è mensile, settimanale o giornaliero, e l’eventuale presenza di spese aggiuntive (es. pulizie, consumi, tasse).
  • Data di pagamento: la data in cui è stato effettuato il pagamento del canone di locazione da parte del conduttore.
  • Metodo di pagamento: il mezzo utilizzato per il pagamento dell’affitto, ad esempio bonifico bancario, assegno o contanti.

Infine, è fondamentale inserire la data di emissione della ricevuta e la firma del locatore. 

Ricorda che la ricevuta di affitto breve deve essere emessa entro 30 giorni dalla data di pagamento dell’affitto e conservata per almeno 5 anni, in conformità alle disposizioni fiscali e legali.

 

Marca da bollo e ricevute di affitto

La marca da bollo è un’imposta indiretta che viene applicata su alcuni documenti, tra cui le ricevute di affitto, per renderli validi dal punto di vista fiscale. 

È fondamentale conoscere le regole e le condizioni per l’applicazione della marca da bollo sulle ricevute di affitto breve, al fine di evitare sanzioni o problemi con l’Agenzia delle Entrate.

La marca da bollo deve essere applicata sulle ricevute di affitto breve quando l’importo dell’affitto supera una certa soglia stabilita dalla legge. 

Attualmente, la soglia è fissata a 77,47 euro. 

Pertanto, se l’importo dell’affitto è superiore a tale cifra, sarà necessario applicare una marca da bollo del valore stabilito per l’anno in corso. 

Tuttavia, è importante notare che le regole e le soglie possono cambiare nel tempo, quindi è sempre consigliabile informarsi sulle disposizioni vigenti.

Per applicare correttamente la marca da bollo sulla ricevuta di affitto breve, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

  • Acquistare la marca da bollo presso un ufficio postale, una tabaccheria o un altro punto vendita autorizzato;
  • Applicare la marca da bollo sul documento in modo visibile e leggibile;
  • Annullare la marca da bollo scrivendo la data e la propria firma su di essa, al fine di evitare un utilizzo fraudolento.

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Domande frequenti sulle ricevute di affitto breve

Nel corso della gestione di un immobile destinato all’affitto breve, possono sorgere diverse domande riguardanti la corretta emissione delle ricevute di pagamento. 

In questa sezione, cercheremo di rispondere alle domande frequenti sulle ricevute di affitto breve, fornendo informazioni utili e consigli pratici.

  • È necessario emettere una ricevuta per ogni pagamento ricevuto dall’inquilino?

La risposta è , è obbligatorio emettere una ricevuta per ogni pagamento effettuato dal conduttore, indipendentemente dall’importo o dalla durata del soggiorno.

  • È necessario disporre di un sistema di gestione per le ricevute?

Non è obbligatorio, ma aiuta molto. Avere a disposizione un gestionale, come ad esempio AvaiBook, che permette di effettuare ricevute in pochi click, avendo già tutti i dati della prenotazione nel sistema, ti permette di risparmiare molto tempo. Prenota la tua demo gratuita senza impegno.

  • È possibile emettere ricevute elettroniche anziché cartacee? 

In Italia, è possibile emettere ricevute elettroniche purché siano conformi alle normative vigenti e garantiscano l’autenticità, l’integrità e la non ripudiabilità del documento.

  • Quali informazioni devono essere incluse nella ricevuta di affitto breve? 

Le informazioni essenziali da includere sono i dati del locatore e del conduttore, l’indirizzo dell’immobile, il periodo di locazione, l’importo dell’affitto e la data di pagamento.

  • È necessario applicare la marca da bollo sulla ricevuta di affitto breve? 

La marca da bollo deve essere applicata sulle ricevute di affitto breve solo se l’importo dell’affitto supera un determinato limite stabilito dalla legge.

  • Posso utilizzare un modello predefinito per emettere le ricevute di affitto breve? 

, è possibile utilizzare un modello predefinito che includa tutti gli elementi necessari, facilitando così la gestione delle ricevute e garantendo la conformità alle normative vigenti.